Ok

lo ammetto, vivermi nella vita di tutti i giorni non è sempre facile.

Oltre al mio carattere, devo ammettere che molte volte posso definirmi “fissato” con argomenti che non sono nella routine delle persone “normali”

Diciamo che le mie fissazioni la maggior parte delle volte sono indirizzate alle aziende che vedo attorno a me

Molte volte passo ore ed ore a parlare con la Martina ( santa donna che mi sopporta ) di modelli di business e Brand presenti attorno a noi, sia chiaro non parlo solo di quello, però diciamo che il 70% delle mie conversazioni è sempre indirizzato al mondo del business.

Troppe volte noto come ci si focalizzi troppo sui micro-argomenti che compongono il nostro business ( promozioni, iniziative, singole comunicazioni )

Questa iper attenzione provoca un’investimento di energie e attenzione su argomenti che oggettivamente non comportano un miglioramento sostanziale nel tuo business.

Ciò significa che molte volte, anziché guardare i micro elementi che non implementano il tuo business in modo significativo, sarebbe meglio fare un passo indietro e guardare tutto con una prospettiva più ampia, come si dice “ guardare la realtà con una prospettiva diversa”

Partiamo dal definire che cos’è la categoria

“la categoria è il mercato di appartenenza in cui opera un brand”

Se in questo momento ti stai chiedendo quale sia la tua categoria, ti rispondo subito:

È quella del “parrucchiere”, lo so non è una novità però all’interno del mercato vedrai come in vari settori esistono brand che operano in categorie differenti

Per farti alcuni esempi:

Partiamo un pò alla larga per arrivare meglio al succo del discorso.

Da quando ho iniziato ad introdurre il concetto di Brand Positioning nel mondo del parrucchiere, ho sempre notato un’elemento in particolare, cioè che si fa veramente fatica a far comprendere il concetto di PERCEZIONE

Al Ries lo ripete spesso “ il marketing è una battaglia che si svolge nella mente del cliente“

Per questo motivo è estremamente importante comprendere che la battaglia che combatti ogni giorno in salone, non si vince con il “prodotto migliore” ma si vince facendo “percepire il tuo prodotto come migliore”

Siamo a luglio, la stagione estiva si fa sentire e molto probabilmente a te che stai leggendo in questo momento i tuoi pensieri vanno alle vacanze o alla gita al mare che farai in questo fine settimana.

Ma nonostante si senta aria di vacanza, ci tenevo a scrivere questo articolo, sopratutto sul mio blog di Grafica Parrucchieri per spiegare una volta per tutte ciò che sta accadendo nel mercato dell’acconciatura, più nello specifico cosa sta accadendo al marketing dei saloni d’acconciatura con il progetto di Parrucchiere in Azione

[ Come M. J. DeMarco mi ha risvegliato da un sonno profondo, dandomi due schiaffoni estremamente dolorosi, permettendomi però di portare il mio business ad un livello 10 volte più alto ]

Se poco poco mi conosci di persona sarà capitato sicuramente una volta di sentirmi parlare di Autostrada per la ricchezza, libro di M. J. DeMarco.

Partiamo da questo concetto:

Una delle regole fondamentali che ho imparato nel business è “ se non lo faccio, non lo vendo”

Questo concetto guarda logicamente a tutti i business, ma molte volte viene sottovalutato dalla maggior parte degli imprenditori, ed ora andiamo a vederlo più nel dettaglio così da poterlo capire al meglio

Quando si parla di “controllo sul business” si intende la capacità di avere un controllo stabile di tutto ciò che riguarda la nostra azienda

Ok

i partecipanti alla Master di Brand Therapy questa storia la conoscono già, per chi invece non ne fosse a conoscenza negli ultimi 8 giorni non ho avuto internet.

Prova a pensare, l’80% del mio lavoro avviene su internet, non avere la connessione per me è equivalente a essere paralizzato professionalmente.

Detto ciò, devi sapere che la mia linea telefonica è Telecom, o meglio TIM, dopo la fusione tra mobile e fisso.

Ogni volta la stessa storia

mentre sono in consulenza con un tuo collega, viene sempre fuori la stessa identica frase.

Ti descrivo la situazione:

Siamo al primo punto dello sviluppo di un Brand, il focus

( detto anche posizionamento )

Faccio un’analisi del salone, mi informo riguardante il suo mercato locale, ed in fine espongo il risultato.

Ok leggi questo articolo come polemico o come estremamente costruttivo per il tuo business, la lettura dipende da te

Sappi che le prossime righe che sto per scrivere sono uno dei motivi principali per cui in un’anno non ho avuto nessun tipo di concorrente che sia stato in grado di mettermi minimamente in difficoltà, anzi alcuni di loro hanno aumentato il valore del mio business cercando goffamente di imitarmi.

Nel 2016 ho fatto la bellezza di 78 consulenze, equivalenti a 78 ore di coaching sul brand di svariati saloni d’acconciatura.

Una delle cose che capita più spesso è che alla domanda “ descrivimi il tuo salone” esca fuori il mondo.

(io) Descrivimi il tuo salone...

Eolo è una società che si occupa di connessioni internet a banda larga, il suo vantaggio risiede nel fatto che per avere la connessione Eolo non devi preoccuparti di verificare se “il filo” della tua compagnia telefonica arriva fino a casa tua, Eolo ti risolve il problema installando una semplice antenna a casa tua permettendoti di connetterti tramite wireless.

Ora, perchè ti parlo di Eolo?

Il brand dev’essere sinonimo della tua credibilità

Ora

Posso immaginare che dicendo una parola del genere, nella tua testa la colleghi ad un qualcosa di ovvio

ovvio che devo essere credibile
ovvio che il cliente scelga chi si rende credibile
ovvio che lavorando bene e sfruttando bene il passaparola divento credibile

ehmmmmm no

In questi giorni mi sono preso una settimana di relax in quel di Noli, in Liguria, come dice il mio amico Nicobenz, beauty social coach (www.nicobenz.it ) ho spostato il mio ufficio in spiaggia 🙂

Ieri sera mentre cercavo su TripAdvisor un ristorante in cui mangiare, mi è apparso questo ristorante ” Da Pucci”.

Piquadro: fatturato consolidato sale a 13,963 milioni (+4,5%) nel primo trimestre”
estratto dall’articolo: http://finanza.lastampa.it/…/Piquadro_fatturato_consolidato…

#Piquadro è l’azienda numero uno di borse ed articoli da viaggio per il mondo business, nata nel 1987 dal titolare Marco Palmieri.

Sempre più spesso parlando con diversi tuoi colleghi, in fase di sviluppo e creazione di un logo, mi capita di scontrarmi con loro sul fattore, CREATIVITA’.

Oggi voglio toglierti del tutto l’idea che un logo creativo, sia un logo efficace, anzi voglio proprio dirti il perché la creatività faccia schifo.

Parto dicendoti un concetto estremamente importante per la tua attività:

Quante volte vi capita di sentire la tipica frase “ a me piace” oppure “ per me è bello” a me spesso, il problema che come utilizziamo il nostro giudizio estetico per definire ciò che ci capita nella vita di tutti i giorni, lo utilizziamo anche nel business e questo in alcune situazioni può portare a più di un problema.

Vediamo di toglierci qualche preconcetto riguardante il“bello”

Domanda: che metro di misura utilizzi per definire una cosa bella?

Il nome, o meglio il naming di una azienda è fondamentale per il posizionamento di una attività, durante le consulenze più di una volta riscontro un problema nel naming dell’attività.

Come fare per capire se il nome della tua azienda coincide in maniera ottimale con il tuo marketing grafico?

Stamattina ero in spiaggia e osservando i vari vucumprà ( i venditori ambulanti presenti nelle spiagge ) mi sono reso conto che un business del genere in mano ad un “vucumprà” esperto di brand sarebbe un business miliardario.

Allora per farti capire il pensiero “malato” che mi è passato di mente, imposto questo post in stile “storia”.

La maggior parte delle volte, quando un parrucchiere affida il proprio lavoro ad un grafico, parte già fallimentare.

Alla fine il lavoro, o non funziona, o non rispecchia il salone o a livello di marketing non sviluppa nessun risultato, allora inizio sempre facendo una semplice domanda:

mi dici che tipo di intervista ti ha fatto il grafico?

Per chiarire l’importanza del pressing visivo devi essere a conoscenza di un fattore importante della nostra persona, dell’essere umano;
la mente odia la scrittura!

Esatto la nostra mente odia la scrittura;

Più di una volta mi è capitato di sentire un parrucchiere che davanti alla creazione di un logo mi domanda: ” Che colori devo utilizzare?”

Partendo dal principio che, ogni singolo componente grafico deve seguire le seguenti regole:

Per parlare di Font è doveroso analizzare prima le 3 regole d’oro per la scelta di un Font:

1°Smettila di far fare a tuo cugggggino:
Sei un professionista, più volte sento tuoi colleghi lamentarsi degli abusivi e di chi si improvvisa parrucchiere o estetista, allora sii tu il primo esempio, smettila di affidare lavori a persone che si improvvisano grafici (compresi i tuoi collaboratori che hanno ben altro da fare).